A volte si pensa che le emozioni e l’intelligenza emotiva siano dei concetti astratti, ma non è così. Sono molto concreti e che lo vogliamo o no, ci riguardano da vicino.
Le competenze emotive non sono un qualcosa da acquisire, ma da riconoscere e mettere in pratica perché è solo così che puoi creare dei cambiamenti positivi. Un po’ come i muscoli: li abbiamo tutti, ma se non li alleniamo, non si sviluppano. In questo articolo ti mostro 6 ragioni per cui ti serve allenare l’intelligenza emotiva e in fondo al post troverai un percorso fatto proprio per questo!
1. Prendere decisioni migliori
Già ti vedo a storcere il naso e dire: Ma io sono una persona razionale! Ho bisogno di dati, concretezza, è solo così che si possono prendere decisioni giuste!
Ok, sarò severa, ma onesta: ti stai prendendo in giro da sola e anche io lo facevo fino a non molto tempo fa. Le scoperte neuroscientifiche, come questa, affermano che per prendere decisioni ottimali non si può prescindere dalle emozioni. In uno degli EQ Café passati, gli eventi gratuiti che tengo ogni tre mesi, parlando proprio di decisioni, abbiamo lavorato su questo concetto: Prendiamo decisioni sulla base delle emozioni e le giustifichiamo con la logica e la razionalità.
Puoi scegliere di ignorare le emozioni, certo, ma così facendo ti perdi dei dati altrettanto importanti.
E anche quando prendi decisioni data-driven, che emozioni provi? Probabilmente fiducia, calma…ecco che anche in quel caso, ci sono emozioni in gioco che ti portano a prendere certe decisioni.
2. Stare bene
Perché se le emozioni sono passeggere per definizione, quando devo fare qualcosa di importante, sto in ansia per una settimana?
Questa è una delle domande che mi fanno più spesso. La risposta è semplice: perché pensieri, emozioni e azioni sono intercorrelati e si influenzano l’uno l’altro. Quando un’emozione si prolunga in qualche modo stiamo scegliendo di alimentarla, con i pensieri e/o con le azioni che a loro volta inducono certe emozioni e il ciclo si ripete.
Le emozioni fanno parte di noi e filtrano ogni cosa che facciamo. Stare bene non è solo una questione fisica, ma anche mentale e emotiva.
Ancora oggi molte persone dividono le emozioni in positive e negative e così facendo non si fa altro che alimentare la dualità e il pre-giudizio nei confronti delle emozioni, come se ci fossero delle emozioni più accettabili di altre. Le emozioni sono energia in movimento e sono informazioni. Hanno la funzione di focalizzare la nostra attenzione sulle minacce e opportunità intorno a noi. Possono essere piacevoli o spiacevoli, ma sono tutte utili.
Ignorarle o reprimerle ne farà aumentare l’intensità e le renderanno più difficili da gestire con conseguenze per te e per gli altri. Per non parlare poi del fatto che pensiamo di essere bravi a nascondere le emozioni, ma non ci riusciamo così bene. Un’emozione controllata sarà solo un’emozione più intensa e che tornerà più forte di prima.
Non sto dicendo di andare in giro a sfogare la propria rabbia, né di obbedire ciecamente alle emozioni. Quella è una manifestazione di scarsa gestione delle emozioni! L’idea è quella di integrare, far lavorare la nostra parte razionale con quella emotiva.
3. Creare e mantenere relazioni più positive
Siamo nati per connetterci gli uni agli altri e le emozioni sono ciò che lo rende possibile.
Pensa a quando hai un conflitto con una persona: che ruolo hanno le emozioni? E cosa succede quando non riesci a navigarle e trasformarle? Il conflitto degenera e magari anche la relazione si deteriora, non tanto per i contenuti del diverbio, ma per come ci si sente.
Mettere in pratica l’intelligenza emotiva non significa essere sempre felici, gentili e sorridenti, ma sintonizzarsi con ciò che è più importante e tenere in considerazione anche gli altri.
4. Sbloccarti e passare all’azione
Quante volte ti capita di rimanere bloccata in certe situazioni perché ti sembra di non avere alternative? O fai A o fai B.
Usare l’intelligenza emotiva significa sapere che esistono sempre delle opzioni. Magari non abbiamo il 100% di libertà, ma un certo grado sì. E la domanda più potente di tutte è: Quali opzioni hai?
Riattiva immediatamente il tuo potere personale e ti fa vedere più vie d’uscita. Provaci!
5. Essere più intenzionale in ciò che fai, anziché essere guidata dall’impulsività
Uno dei miei schemi ricorrenti è questo: quando sono arrabbiata, io mi chiudo.
E quando una situazione fa scattare il bottone della rabbia, la mia reazione tipica è quella di chiudermi a riccio, entrare in modalità casello autostradale dicendo 3 parole in croce e stop. Questo comportamento spesso non è funzionale, soprattutto se devo relazionarmi con gli altri.
Essere riuscita a riconoscere questo schema è stata una grande conquista! Non è che non ci casco più, ma ora ne sono più consapevole e so che ho alternative per evitare tutto questo. Ecco, mettere in pratica l’intelligenza emotiva significa diventare più consapevole degli schemi automatici che ti guidano e che lavorano in sottofondo.
6. Connetterti con ciò che è davvero importante per te
Spesso siamo così presi dall’operatività che facciamo tante cose, anche per anni, fino a quando non ci sembra di perdere un po’ la direzione e la visione di lungo periodo.
L’intelligenza emotiva, come ogni strumento, può essere usato anche in forma manipolatoria. Ciò che fa la differenza è il perché fai quello che fai. Nel modello Six Seconds alla base di tutti i miei percorsi, questa competenza si chiama Perseguire Obiettivi Eccellenti, nobili, l’eredità che vuoi lasciare al mondo, il tuo grande perché. Diventare consapevole della stella polare che ti guida vuol dire avere una bussola che ti aiuta a prendere decisioni in linea con i tuoi valori e la tua visione personale.
E dopo aver letto questo articolo, potresti pensare: bello, ma come faccio quindi a passare ancora di più alla pratica? Sono contenta di dirti che a gennaio 2021 partirà il percorso di gruppo EQ Gym Book Club: 6 settimane, 6 incontri online da 90 minuti ciascuno con l’obiettivo di allenare insieme l’intelligenza emotiva. Sei pronta per questo viaggio?